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Il Mito del Matrimonio Senza Conflitti




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Quando il Silenzio Uccide l'Amore: Gli Errori di Chi Non Vuole Litigare

Nella cultura contemporanea, l’ideale di un "matrimonio felice" viene spesso associato a un’assenza di attriti. Alcune coppie si ergono a paladine di una quiete perenne, interpretando il silenzio come segno di armonia. Eppure, la psicoanalisi ci disvela una verità più sottile: ciò che tace pesa spesso più di ciò che esplode in un grido. Il vero nemico delle relazioni non è il conflitto, ma la fuga da esso—quella ritirata verso una pace fittizia sotto la cui superficie ribollono risentimenti inespressi.

Questo articolo esplora gli errori più comuni in cui i coniugi cadono quando smettono di confrontarsi apertamente: errori che corrodono l’amore con più crudeltà di qualsiasi disputa accesa.


1. L'Illusione dell'Armonia: Quando il Silenzio Non È Pace

Si tende a credere che evitare i conflitti sia segno di una relazione matura. Eppure, il conflitto è intrinseco al desiderio: due individualità non possono mai coincidere perfettamente. Le divergenze, se represse in nome di un’armonia superficiale, finiscono per edificare quello che potremmo chiamare "il cimitero del desiderio".L’amore non prospera nel silenzio negoziato, ma nella tensione creativa tra due libertà.

Esempio: Una moglie reprime la propria frustrazione per la distanza emotiva del marito pur di "mantenere la pace". Col tempo, la rabbia inespressa si congela in una fredda indifferenza—ben più letale di qualsiasi alterco vivace.


2. L'Automatizzazione dei Ruoli: Quando l'Amore Si Mummifica

Un altro errore è rinchiudersi in ruoli fissi (il caregiver, il "ragionevole, ecc). Come insegna Lacan, la morte del significante coincide con l'inaridimento del desiderio: quando le identità si cristallizzano, la vita si spegne.Un matrimonio senza più attriti spesso segnala che i partner hanno smesso di vedersi davvero: non riconoscono più un volto, ma recitano un copione.

Esempio: Un marito adempie meccanicamente ai suoi doveri senza più interrogarsi sui desideri della moglie—né sui propri. La relazione funziona come un orologio svizzero, ma senza battito.


3. La Paura di Ferire: Quando la Gentilezza Diventa Tradimento

Nascondere la verità per "proteggere" l’altro è una delle forme più subdole di tradimento. L’amore autentico esige il rischio della verità, anche quando brucia. Evitare i confronti ardui sulla solitudine, sull’insoddisfazione, sulle ferite, significa sacrificare l’incontro sull’altare di una falsa compassione.

Esempio: Lui tace il suo senso di trascuratezza; lei non confessa la sua stanchezza per la monotonia. Ostentano un sorriso, ma il loro legame si svuota, inesorabile.


4. La Delega al Terzo: Quando Figli e Lavoro Diventano Scudi

Utilizzare i figli, il lavoro o altri impegni come schermi per eludere il vuoto della coppia è un errore fatale. Con il concetto di "terzo escluso", a volte si introduce un elemento esterno per evitare il faccia a faccia con l’altro. Se la relazione sopravvive solo grazie a un mediatore -un figlio, un progetto— significa che si è abdicato all'essere coppia.

Esempio: "Non parliamo più di noi, ma solo dei bambini"; "Mi rifugio nel lavoro per non pensare al nostro rapporto."


5. La Rimozione del Desiderio: Quando si Smette di Chiedersi “Cosa Voglio?”

Quando il desiderio viene sostituito dalla rassegnazione ("ormai è così"), la relazione inizia a morire.Il desiderio è la linfa vitale della coppia: smettere di interrogarsi sui propri sogni, mancanze e passioni significa trasformare il legame in un patto di coabitazione senz’anima.

Esempio: Due corpi che si evitano, due sguardi che non si incontrano, due esistenze che scorrono parallele e mute.


Conclusione: Litigare (Bene) per Salvare l’Amore

Il conflitto autentico è un atto d’amore: testimonia che la relazione è ancora viva, che i partner si riconoscono ancora come soggetti desideranti.La vera minaccia non è la disputa, ma il rifugio in un silenzio complice e mortifero.

Come scrivevo ne Il Cuore Comune l’amore non è fusione, ma incontro tra due mancanze. Dove non c’è spazio per il conflitto, non c’è spazio nemmeno per il desiderio.

Forse, allora, la domanda decisiva non è "come smettere di litigare?", ma "come imparare a litigare meglio?".

La vera fine di una coppia non arriva con le urla: arriva col silenzio.


Con ostinata speranza,


Mino

Marital Coach

 
 
 

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