Decifrare la Crisi e Ricostruire il Dialogo
- minorusso
- 30 apr
- Tempo di lettura: 3 min

La crisi nella relazione coniugale spesso affonda le radici in un progressivo "mancato incontro". Non si tratta necessariamente di eventi traumatici, ma di una lenta deriva, di una progressiva disattenzione all'alterità dell'altro. Ci si rifugia nella familiarità rassicurante, ma si smarrisce la meraviglia dello sguardo originario, quella scintilla che ha acceso il desiderio di condividere un percorso di vita. Riconquistare la relazione implica allora un atto di memoria profonda, un tentativo di ritrovare le tracce di quell'incontro primario, non per idealizzarlo, ma per comprenderne la sua singolarità e il suo valore fondativo.
Il Desiderio e la Sua Scomparsa: Un Enigma da Sciogliere
Al cuore di ogni relazione vitale pulsa il desiderio, nelle sue molteplici forme: erotico, affettivo, intellettuale. Quando questo desiderio si affievolisce o scompare, la relazione rischia di sclerotizzarsi in un mero adempimento di ruoli. Interrogarsi sulle cause di questa eclissi è cruciale. Cosa ha spento la curiosità reciproca? Quali dinamiche hanno inaridito la fonte del desiderio? Riconquistare la relazione passa attraverso una riattivazione di questo motore vitale, un ritrovato interesse per l'enigma che l'altro continua a rappresentare.
Il Conflitto come Rivelatore e la Possibilità del Dialogo Autentico
Il conflitto, lungi dall'essere solo un sintomo di crisi, può rappresentare un momento di verità, una faglia attraverso cui emergono le insofferenze, i bisogni inascoltati, le ferite non rimarginate. Tuttavia, perché il conflitto diventi costruttivo, è necessario trasformarlo in un dialogo autentico, in uno spazio di ascolto radicale dell'altro, anche quando le sue parole ci urtano o ci spaventano. Questo richiede la capacità di sospendere il giudizio, di mettersi in discussione, di riconoscere la legittimità del punto di vista altrui, pur nella sua diversità.
Il Marital Coaching come Spazio Terzo: Una Delega Possibile?
In questo scenario complesso, il marital coaching si propone come uno spazio terzo, un setting neutrale in cui la coppia può depositare le proprie fatiche, le proprie incomprensioni. Il coach, in questo senso, non è un giudice né un dispensatore di facili soluzioni, ma piuttosto un facilitatore del dialogo, un catalizzatore di consapevolezza. Attraverso l'ascolto attivo, la riformulazione, la messa in luce delle dinamiche relazionali, il coaching può aiutare la coppia a sbloccare nodi comunicativi, a identificare i pattern disfunzionali, a riscoprire risorse interne spesso inespresse. Tuttavia, è fondamentale sottolineare che il coaching non è una delega della responsabilità relazionale: il vero lavoro di riconquista spetta sempre e unicamente alla coppia.
La Cura della Singolarità nell'Orizzonte del Noi
La relazione coniugale è una tensione costante tra il riconoscimento della singolarità di ciascun partner e la costruzione di un "noi" condiviso. La crisi può emergere quando uno dei due poli viene negato o compresso. Riconquistare la relazione implica allora una rinnovata attenzione alla cura della singolarità dell'altro, al rispetto dei suoi tempi, dei suoi desideri, delle sue aspirazioni individuali, integrandoli in un progetto comune che non annulli le differenze, ma le valorizzi come ricchezza.
L'Eros e l'Agàpe: Oltre la Semplice Passione
Il legame coniugale, nella sua pienezza, trascende la semplice passione erotica per includere una dimensione di cura, di tenerezza, di rispetto profondo per la vulnerabilità dell'altro – ciò che potremmo definire con il termine greco di agàpe. La crisi può manifestarsi come uno squilibrio tra queste due dimensioni, con una prevalenza dell'uno a scapito dell'altro, o con la loro progressiva estinzione. Riconquistare la relazione richiede un rinnovato investimento su entrambi i piani, riscoprendo la gioia del contatto fisico e la profondità di un affetto che si nutre di conoscenza e di condivisione.
La Resilienza e la Possibilità di un Nuovo Patto
Ogni relazione attraversa momenti di crisi, di smarrimento. La capacità di superarli, di imparare dalle ferite, di ricostruire un nuovo equilibrio è ciò che definisce la resilienza di una coppia. Riconquistare una relazione può significare non un semplice ritorno al passato, ma la stipula di un nuovo patto, più consapevole, più maturo, che tenga conto delle evoluzioni individuali e delle trasformazioni del legame. Un patto fondato non sull'illusione di un amore eterno e immutabile, ma sulla volontà di continuare a scegliersi, giorno dopo giorno, nella consapevolezza della fragilità e della preziosità del legame.
In questo orizzonte più concettuale, il marital coaching può offrire strumenti utili per facilitare questo processo di riflessione e di rinnovamento, ma la vera trasformazione emerge sempre dalla volontà congiunta dei partner di interrogarsi profondamente sul significato del loro stare insieme e di impegnarsi nuovamente in un cammino di reciproca scoperta e cura.
Ritrovare la via del dialogo, dunque, non è una formula magica, ma un atto di volontà, un investimento nel cuore stesso della relazione. È nel coraggio di ascoltarsi e di parlarsi, anche nelle asperità, che si cela la possibilità di ricostruire un "noi" più autentico e resiliente. Nel silenzio si consuma la distanza, nel dialogo, invece, rinasce la vicinanza: la vera forza di un "noi" risiede nella capacità di ritrovarsi, parola dopo parola.
Con ostinata speranza,
Mino Russo
Marital Coach
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